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Commento Aggiornamento Responsabili vivai professionistici a Coverciano

2023-01-23 18:50

Daniele Lalli

Commento Aggiornamento Responsabili vivai professionistici a Coverciano

Oggi, a Coverciano, come ogni anno, è andato in scena il consueto corso di aggiornamento per i responsabili dei vivai dei club di Serie A, B e Lega PRO.

Oggi, a Coverciano, come ogni anno, è andato in scena il consueto corso di aggiornamento per i responsabili dei vivai dei club di Serie A, B e Lega PRO.

La FIGC ha da poco pubblicato il resoconto della giornata dove viene dato molto spazio alla tavola rotonda con cui si è concluso l'incontro.

 

Data la carenza qualitativa e quantitativa dei calciatori italiani e visto il periodo sempre più nero per l’intero sistema calcistico nazionale, l’argomento settore giovanile acquista un ruolo ancor più dirimente.  Perciò tuffiamoci in questo breve spunto di riflessione.

Viscidi, Nicolato e Vergine hanno, dal palco, tracciato le linee per loro rilevanti.

 

Il quadro complessivo di questo incontro deve far scattare un allarme…o forse due.

Qui i miei 3 spunti:

 

1)      Si fa sempre più evidente che l’assenza di “un’opposizione”, degli sparring partner “critici”, ad esempio, punto nevralgico del mondo politico ed essenziale per qualsiasi forma di evoluzione, continui a portare il sistema contro un muro. Un’autarchia culturale che ci impedisce di progredire. Sono sempre le stesse persone che dibattono sui presunti problemi del sistema arrivando ad esporre teorie su come risollevarlo. Le stesse persone che ricordiamo essere protagoniste da anni e che, paradossalmente, sono le stesse che hanno contribuito a portare il movimento in questo stato di salute. E più passano gli anni più la bolla si fa piccola, stringente andando ad escludere qualsiasi voce fuori dal coro. Tutto questo permette ai protagonisti di fare il bello e il cattivo tempo, facendo passare tutti i messaggi e le narrazioni che vogliono, anche se contradditori nel corso degli anni. Ad esempio, quante volte in questi ultimi anni Viscidi ha raccontato quanto i risultati delle nazionali giovanili fossero il presagio di un futuro roseo, fatto di talenti e risultati? E oggi dice chiaro e tondo che “ci mancano le eccellenze. Perché ci manca il talento”.

 

2)      Le lenti utilizzate sono troppo, troppo, riduzionistiche. Si abbracciano assunti deterministici di causa-effetto. Così anche discorsi potenzialmente corretti e giusti si infrangono continuamente contro gli scogli di una mancata evoluzione culturale. Si arriva perciò a parlare dell’importanza di portare il “calcio di strada” nell’attività di base per poi discutere di quali valori “INCULCARE” nei ragazzi e soprattutto, si ignora continuamente la sistemicità e i vincoli di un’azienda e di un dipartimento, quello giovanile, che di tutto hanno bisogno meno che di azioni gattopardesche e pseudo-innovative.

 

3)      Purtroppo, è ancora fortissima l’idea che gli investimenti nei settori giovanili siano la chiave per far emergere i campioni. Spoiler: i grandi calciatori emergono MALGRADO, NONOSTANTE, (scegliete voi il termine) gli attuali settori giovanili. E immettere grandi capitali in un vivaio non è sinonimo di fuoriclasse. Ne sanno qualcosa le favelas brasiliane, le banlieue francesi…Gli investimenti necessari sono altri: di idee, culturali, di innovazione. Ma questi necessitano di una continua messa in discussione, di pensiero critico, retromarce, cambi di senso e ripartenze… Ah e molto probabilmente non fanno alzare trofei giovanili.

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