logobianco-02trasparente

INFO & CONTATTI

logobianco-02trasparente

info@danielelalli.it

 


twitter
linkedin

I Settori giovanili italiani discriminano i ragazzi: il Relative Age Effect (RAE) o effetto dell'età relativa

2020-12-02 11:26

Daniele Lalli

RAE , selezioni, talento, provini, settore giovanile,

I Settori giovanili italiani discriminano i ragazzi: il Relative Age Effect (RAE) o effetto dell'età relativa

Ci vogliono far credere che tutti i ragazzi hanno pari opportunità, che il calcio italiano sia meritocratico e che qualora  un giovane dimostrasse di essere

I Settori giovanili italiani discriminano i ragazzi: il Relative Age Effect (RAE) o effetto dell'età relativa

Ci vogliono far credere che tutti i ragazzi hanno pari opportunità, che il calcio italiano sia meritocratico e che qualora  un giovane dimostrasse di essere all’altezza  sicuramente entrerebbe in pianta stabile negli organici di una società professionistica. Ma la realtà è un'altra, e non viene raccontata da giornali, tv o addetti ai lavori. La prima domanda che una società dovrebbe fare ad un bambino e alla sua famiglia non è affatto in che ruolo sogni di giocare, quale giocatore ami di più o ancora, con che piede calci con facilità la palla.ma bensì, qual è il tuo mese di nascita? Si avete sentito bene, qual è il tuo mese di nascita!

In Italia se un bambino nato negli ultimi mesi dell’anno di riferimento, sognasse di  diventare un calciatore, fantasticando sul rincorrere il pallone nel tempio del calcio o in una qualsiasi partita europea, ecco è bene che sappia subito che, per come funziona oggi in Italia, questo sogno è pressoché irrealizzabile, aldilà del fatto che lui sia un talento puro  o meno. Questo perché l’Italia non è un paese per giovani, come si sente dire spesso, ma forse – nel nostro caso – è meglio dire che l’Italia calcistica non è un paese per tutti i giovani. E’ evidente che non tutti possono diventare calciatori professionisti, ma perché la semplice data di nascita e la successiva collocazione in un gruppo piuttosto che in un altro devono discriminare  i bambini nel realizzare i proprio sogni?

Quindi sei di Gennaio, Febbraio o Marzo? Allora le tue probabilità salgono in maniera esponenziale, e sogna ragazzo sogna, che probabilmente il tutto diventerà realtà; sei di Ottobre, Novembre o Dicembre? Allora guarda, ci dispiace però in fondo alla via c’è una bella scuola di canto. Prova lì.

Si chiama Relative Age Effect (R.A.E.) o in italiano, effetto dell’età relativa ed è stato studiato e riscontrato in diversi sport come il baseball, il basket, il tennis, nell’hockey su ghiaccio. Numerosi studi hanno evidenziato la presenza del RAE tanto nel calcio giovanile che in quello professionistico. Risulta assai chiaro come l’esistenza di 10-12 mesi di differenza nei ragazzi di uguale anno di nascita comporta un’infinità di vantaggi a favore dei coetanei più grandi. Essere quindi “più vecchi”, anche tra pari età, si traduce in maggiori probabilità di successo. Generalmente chi nasce prima è più alto, più pesante, più forte e potente dei propri coetanei, presenta arti inferiori più lunghi, è più rapido, veloce, agile e coordinato, e presenta enormi vantaggi anche dal punto di vista psicologico.

Nei prossimi articoli andremo a scavare fin dentro il cuore del calcio italiano mostrando come la discriminazione in base alla data di nascita sia il parametro fondamentale scelto dalle società italiane, consciamente o meno, per selezionare i ragazzi.

Ma è lecito domandarsi a questo punto: di quale potere speciale sono dotati i nati nei primi mesi dell’anno?

Risposta: Nessuno.

 @ All Right Reserved - Daniele Lalli 2022

Cookie Policy | Privacy policy